più lunga di Roma-Parigi,
disegni omini bislacchi,
intere folle di nasi posticci.
Quanto più ingarbugliato il discorso,
tanto più cresce la torma di scarabocchi,
di obesi palloni e di torsoli,
che hanno le orecchie sugli occhi.
E pian piano dal barcollìo di quei tratti
sprizzano maghi e garzoni di boia,
ventrìloqui, pagliacci matti,
spiriti della tempesta, siluette di canutiglia.
Così dalla noia
nasce la meraviglia.
A. M. Ripellino
da Autunnale barocco ora in Poesie prime e ultime, Aragno editore 2006