martedì 30 marzo 2010

UN ANNO



              
Ho stipato il mio dolore

tra le pareti dei giorni

- di marzo, di aprile –

e alla rinfusa vi ho gettato

fiori secchi e regali appena incartati.



Sabato mattina seminavi le fragole,

io passavo nella burrasca

all’incrocio di strade

senza sapere.



Lunedì nascevano rari i sorrisi

per morire a mezz’aria.

A sera fu uno più scuro degli altri

e forse allora i tuoi semi d’un tratto

si fecero cenere sparsa.



Cosa rimane di zolle e mattoni,

di chiavi, di tende, di armadi?



Una processione nel sole sbagliato,

il marmo, gli abbracci

e le tue fragole dolci,

veri ossimori al di là d’uragano.




(a Giovanni)




Declinazione d'affetti - LietoColle 2009

domenica 7 marzo 2010

Diego Valeri, "Aspettazione"



L'albero nella bianca aria di marzo
è un nero segno di volontà chiusa.
Spia la nuvola ferma in mezzo al cielo
alto. Respira fondo, senza moto.
Dentro si ascolta: aspetta.


da "Poesie" - parte terza, 1950-1965

venerdì 5 marzo 2010

Sergej Rachmaninov, Song op. 21 n. 7



Tende chiare filtro di sole: l'aria è soffice ovatta.
Risuona Rachmaninov, voce e orchestra, con una dolcezza che mi par di non reggere. Leggo il testo che dal russo è tradotto in inglese. Mi fido, non conoscendo la lingua delle steppe. E tento una traduzione sfogliando soltanto dizionario di note.



  Sergej Rachmaninov, Song op. 21 n. 7
versi di Glafira A. Galina


How peaceful it is here.
Look! far away
the river blazes like fire
The meadows are carpets of colour
The clouds are radiant white
There's no one here
Silence reigns
I am alone with the Lord,
the flowers, the old pine tree
And you, my dream of delight!

Che immensa pace, qui.
Guarda! In distanza
il fiume è sfavillio di fiamma,
i prati tappeti d'arcobaleno.
Le nuvole scintillano candide.
Non c'è nessuno, qui.
Regnano silenzi.
Sono sola con Dio,
i fiori, l'antico pino
e te, mio sogno d'incanto!

sp © 2009/2010